Informazioni generali

Dov'è possibile rivolgersi per aderire a Plurifonds?
L'iscrizione a Plurifonds può essere effettuata presso le agenzie ITAS o presso gli sportelli bancari convenzionati.
È possibile avere una stima della pensione che si sta maturando?
Sulla home page di plurifonds.it è disponibile un Prospetto esemplificativo, cioè un motore di calcolo tramite il quale si può stimare la pensione complementare attesa, inserendo l'età, gli importi dei versamenti presunti e dei possibili rendimenti.
Tale prospetto è molto utile per valutare l'opportunità di aumenti delle contribuzioni a Plurifonds, in vista di una pensione complementare più alta di quella che si andrà probabilmente a maturare con la contribuzione in corso.

Plurifonds

Quanto costa Plurifonds?
  • commissione annuale di gestione pari a 15,49 euro (la metà per i residenti nella Regione Trentino Alto Adige). La commissione del comparto AequITAS è pari a 20,49 euro, in ragione del suo carattere solidaristico
  • commissione una tantum di 25,82 euro al momento dell'iscrizione (non richiesta nel caso di adesioni collettive/convenzioni)
  • costo per la gestione patrimoniale delle risorse, un costo indiretto che deriva dalle commissioni dovute ai gestori, come per ogni altra forma di investimento. Varia a seconda della maggiore complessità di gestione del comparto: dall'1,50% annuo per ActivITAS allo 0,80% annuo per SerenITAS
Plurifonds è sicuro?
Plurifonds, come tutti i fondi pensione, è sottoposto alla sorveglianza della COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione), che esercita controlli rigorosi e puntuali su tutte le attività del Fondo.
Il patrimonio del Fondo è esclusivamente destinato all'erogazione delle pensioni complementari ed è separato da quello dell'ente che l'ha istituito, ITAS Vita SpA. Pertanto eventuali vicende negative che coinvolgessero ITAS Vita non avrebbero nessuna conseguenza sul Fondo.
La normativa prevede una rigorosa separazione tra l'organo amministrativo del Fondo, i gestori del Patrimonio dello stesso e la Banca depositaria, che detiene le somme versate dagli aderenti ed esegue le operazioni finanziarie richieste dai gestori.
L'insieme di questi controlli garantisce al Fondo massima sicurezza e affidabilità.
In caso di crollo dei mercati finanziari Plurifonds è a rischio?
Il patrimonio di Plurifonds è investito secondo criteri di prudenza, proprio per le finalità specifiche dei Fondi pensione.
Il decreto n. 703/96 prevede rigorosi vincoli quantitativi ai vari tipi di investimento (titoli di Stato, obbligazioni di altri enti, azioni) per far sì che l'eventuale crisi di un settore abbia un impatto limitato sulla consistenza complessiva del patrimonio del Fondo. Sono inoltre vietati investimenti eccessivamente rischiosi.

I vantaggi dell'aderire

Qual è il risparmio fiscale?

Il versamento è deducibile fino ad un massimo di 5.164,57 euro.

Per fare un esempio generale, ipotizziamo un reddito lordo pari a 30.000 euro e un versamento annuo di 2.000 euro, avremmo un risparmio fiscale immediato pari a 700 euro lordi.

È un beneficio consistente, che a parità di versamento si ripete anno per anno.

Ampie libertà

Plurifonds prevede un versamento minimo obbligatorio?
No. L'aderente può versare quando e quanto vuole.
Ovviamente, se non contribuisce, la sua poszione nel Fondo non cresce e diventa più difficile raggiungere una integrazione pensionistica adeguata.
I lavoratori dipendenti iscritti a Plurifonds devono versare l'intero TFR?
  • coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 29 aprile 1993 possono mantenere una parte del TFR presso il datore di lavoro e versare a Plurifonds il resto; la quota versata al Fondo non può essere inferiore al 50%, a meno che il contratto collettivo applicato non preveda una diversa percentuale
  • coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 29 aprile 1993 devono versare l'intero TFR
Se un dipendente è già iscritto ad un Fondo pensione di categoria, può aderire anche a Plurifonds?
Certo. Si può aderire a più Fondi pensione contemporaneamente.
Per raggiungere una copertura previdenziale adeguata è utile che i lavoratori che già aderiscono al Fondo negoziale di categoria, si iscrivano anche a Plurifonds in forma individuale.
L'iscrizione a Plurifonds è particolarmente indicata per i lavoratori il cui accordo collettivo prevede una bassa contribuzione e il versamento di una piccola quota di TFR al Fondo di categoria.
In questi casi la pensione complementare maturata presso il Fondo negoziale non è sufficiente ad assicurare una somma adeguata. Per questo l'adesione a Plurifonds, oltre ad aumentare i vantaggi fiscali complessivamente goduti, rappresenta un'ottima soluzione.
L'adesione a Plurifonds è revocabile?

No. Ad eccezione del recesso nei primi 14 giorni, l'adesione a Plurifonds, così come ad ogni altro Fondo pensione, non è revocabile, essendo diretta a creare una rendita pensionistica complementare. Chi aderisce rimane pertanto iscritto al Fondo fino al compimento dell'età pensionabile, senza avere comunque l'obbligo di versare in modo continuativo: la flessibilità di Plurifonds consente ad ogni aderente di decidere liberamente quanto e quando versare.

E'possibile trasferire la posizione da Plurifonds ad un altro Fondo pensione?

Sì. Tutti coloro che sono iscritti a forme pensionistiche complementari possono chiedere il trasferimento della propria posizione ad un altro fondo, purché siano trascorsi almeno 2 anni dall'iscrizione o dal precedente spostamento.

Scegli il comparto più adeguato alle tue esigenze

È possibile spostarsi da un comparto all'altro?
Sì. Ci si può spostare da un comparto all'altro, a condizione che sia trascorso almeno un anno dalla scelta precedente.
Il suggerimento generale è di restare nel comparto almeno per il tempo previsto dalle differenti strategie d'investimento dei comparti stessi.
Se in un momento di crisi finanziaria il comparto scelto ha un rendimento negativo conviene cambiarlo?
No, non conviene. Se i rendimenti sono negativi, il valore complessivo del capitale trasferito sarà inferiore rispetto ad un cambio comparto in un momento favorevole. Per spostarsi da un comparto a un altro conviene quindi aspettare che i rendimenti siano positivi.

Le prestazioni

Come vengono calcolate le rendite di Plurifonds?
La rendita periodica corrisposta a chi aderisce a Plurifonds dipende dall'età dell'assicurato e dal capitale accumulato (dato dai versamenti effettuati sommati ai rendimenti della gestione). Per il calcolo della rendita si applicano i cosiddetti "coefficienti di conversione", che sono fattori di trasformazione del capitale ricavati dall'andamento demografico della popolazione italiana.
In concreto, più aumenta la durata media della vita, più bassa risulta la rendita vitalizia. Inoltre, a parità di capitale accumulato, la pensione complementare sarà tanto più alta quanto maggiore è l'età del pensionamento.
Le rendite di Plurifonds sono reversibili?
Sì. L'aderente può scegliere se ricevere una rendita reversibile o meno.
Nel caso di richiesta di reversibilità, il coefficiente di conversione tiene conto dell'età della persona beneficiaria. Quanto più il destinatario della reversibilità è giovane, tanto minore è l'importo della rendita.
Quando si matura il diritto a ricevere la pensione complementare?
L'iscritto matura il diritto a ricevere la pensione complementare da parte di Plurifonds nel momento in cui ha maturato i requisiti per accedere al pensionamento obbligatorio e se è iscritto da almeno 5 anni ad una forma pensionistica complementare (si tiene conto anche di eventuali periodi in altri Fondi).
Si può prolungare la permanenza in Plurifonds oltre l'età pensionabile?
Sì. La prosecuzione volontaria non comporta obbligo di contribuzione e non prevede limiti di tempo, è l'aderente a decidere il momento in cui intende ricevere le prestazioni dal Fondo. Ad esempio, in caso di redditività negativa della propria posizione al momento del pensionamento, è possibile rinviare l'erogazione delle prestazioni di Plurifonds fino a quando il valore delle quote del comparto di appartenenza torna a crescere.
Come vengono tassate le prestazioni?
Al momento della pensione la parte imponibile della prestazione è soggetta a tassazione del 15%, ridotta al 9% nel caso di permanenza a forme pensionistiche complementari per oltre 30 anni. Il TFR lasciato in azienda è assoggettato all'aliquota IRPEF del 23% e cresce con l'aumentare del reddito del lavoratore.
In caso di decesso prima del pensionamento a chi va quanto accumulato?

In caso di decesso dell'aderente prima della maturazione del diritto alle prestazioni Plurifonds liquida l'intero capitale accumulato agli eredi o ai beneficiari indicati dall'aderente stesso, persone fisiche o enti. In mancanza di eredi e di indicazione di altri beneficiari, la posizione viene acquisita dal Fondo.

Anticipazioni

Prima di andare in pensione è possibile utilizzare il capitale accumulato?
Sì, si possono ottenere delle anticipazioni sul capitale accumulato dopo almeno 8 anni di permanenza nel Fondo. L'anticipazione può essere concessa prima degli 8 anni solo per gravi motivi di salute.
Se l'anticipazione è richiesta per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa, per l'iscritto o per i figli, il massimo richiedibile è il 75% del capitale; questo limite vale anche per le spese sanitarie di grave entità, per sé, per il coniuge o per i figli.
Per ogni altra esigenza personale, trascorsi 8 anni, l'anticipazione è richiedibile nel limite massimo del 30% della posizione maturata.
Conviene valutare la situazione dei rendimenti per chiedere anticipazioni?
Nel momento in cui si richiede l'anticipazione, è bene tenere conto dell'andamento della redditività. Se i valori non sono positivi è consigliabile, se possibile, attendere il miglioramento della situazione prima di richiedere l'anticipazione.
Come vengono tassate le anticipazioni?
Le anticipazioni per spese sanitarie sono tassate come le prestazioni (aliquota separata del 15%, diminuita dello 0,30% per ogni anno di permanenza successivo al 15°, fino all'aliquota minima del 9%).
Le anticipazioni per l'acquisto e ristrutturazione della prima casa e quelle per esigenze personali sono tassate con l'aliquota del 23%.
È possibile riscattare il proprio capitale in Plurifonds prima della maturazione del diritto alle prestazioni?
La legge tutela le finalità previdenziali dell'adesione a Plurifonds e pertanto consente il riscatto del capitale solo in caso di disoccupazione duratura:

  • dopo almeno 12 mesi di disoccupazione si può riscattare il 50% del proprio capitale
  • dopo almeno 48 mesi di disoccupazione si può riscattare il 100% del proprio capitale
Plurifonds estende la possibilità di riscatto della posizione collettiva anche nel caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Sono previste penali in caso di riscatto?
No, nessuna penale o costo aggiuntivo sia nel caso di riscatto parziale sia nel caso di riscatto totale.
Il capitale riscattato come viene tassato?
Il capitale riscattato per disoccupazione è tassato con la stessa aliquota delle prestazioni: 15% fino al quindicesimo anno di adesione, diminuito dello 0,30% per ogni anno successivo fino all'aliquota minima del 9%.

I giovani e la previdenza

Posso iscrivere a Plurifonds anche i familiari a carico?
Sì. Nel caso di iscrizione di familiari fiscalmente a carico (ad esempio figli o coniuge) i contributi sono detratti solo dal capofamiglia.
Resta fermo il limite annuo di 5.164,57 euro, comprensivo dei versamenti propri e di quelli dei familiari.
Si possono iscrivere anche i figli minorenni?
Sì, i figli minorenni possono essere iscritti da chi esercita la patria potestà.
Iscrivere i figli, anche molto giovani, offre vantaggi oltre al risparmio fiscale?
Sì. Il vantaggio per i giovani iscritti è che possono maturare più facilmente i requisiti necessari ad ottenere la tassazione minima delle prestazioni. Inoltre, al momento dell'avvio della propria attività, potrebbero aver già maturato il requisito (8 anni di permanenza nel Fondo) per richiedere le anticipazioni per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa o per spese personali.