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Informazioni previste dal Regolamento UE 2019/2088 e dalla relativa normativa di attuazione circa la promozione delle caratteristiche ambientali o sociali e degli investimenti sostenibili e le rispettive politiche sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nei loro processi decisionali relativi agli investimenti e sugli effetti negativi per la sostenibilità
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Premessa

Il Regolamento UE 2019/2088, così come definito nell’art.1, “stabilisce norme armonizzate sulla trasparenza per i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari per quanto riguarda l’integrazione dei rischi di sostenibilità e la considerazione degli effetti negativi per la sostenibilità nei loro processi e nella comunicazione delle informazioni connesse alla sostenibilità relative ai prodotti finanziari”. Secondo quanto stabilito dall’art.2, punto 1, lett. c) del Regolamento rientrano tra “i partecipanti al mercato finanziario” anche gli enti pensionistici, come definiti dall’art. 6, punto 1, della Direttiva UE 2016/2341. L’art. 20, comma 2, del Regolamento stabilisce che lo stesso si applica a decorrere dal 10 marzo 2021.
ITAS VITA Spa ha selezionato Nummus.Info Spa quale soggetto atto al monitoraggio dell’analisi ESG dei portafogli e supporto nell’elaborazione delle informazioni, sulla base della propria metodologia. 


INFORMAZIONI CIRCA LE POLITICHE SULL’INTEGRAZIONE DEI RISCHI DI SOSTENIBILITÀ NEI PROCESSI DECISIONALI RELATIVI AGLI INVESTIMENTI

Informazioni sulle caratteristiche ambientali o sociali/investimenti sostenibili

ITAS VITA è consapevole della propria responsabilità sociale con riferimento alle tematiche ambientali, sociali e di governo societario, che deriva dall’essere partecipante al mercato finanziario in qualità di investitore istituzionale.

ITAS VITA, nella definizione della propria politica di investimento, illustrata all’interno del Documento sulla Politica di Investimento, allo stato attuale adotta una propria politica attiva di promozione delle caratteristiche ambientali o sociali e degli investimenti sostenibili per quanto concerne la linea Aequitas, il cui universo investibile è oggetto di selezione e monitoraggio periodico da parte di Etica SGR. ITAS VITA, inoltre, attraverso la funzione fondamentale di gestione dei rischi, monitora il portafoglio di tutti i comparti del Fondo Pensione Plurifonds al fine di analizzare il rischio ambientale, sociale e di governance.
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n particolare per la linea di Aequitas, la selezione degli emittenti viene effettuata da Etica Sgr sulla base di una metodologia proprietaria di analisi che prevede l’adozione di criteri negativi (o di esclusione) e, successivamente, l’applicazione di criteri positivi (o di valutazione) con il metodo “best in class”: dopo aver eliminato gli emittenti coinvolti in attività, pratiche o settori controversi, si procede ad una analisi degli stessi in base a specifici criteri ESG (ovvero di responsabilità ambientale, sociale e di governance),

 si attribuisce un punteggio globale ad ogni emittente e si scelgono solo i migliori, per ogni settore di appartenenza, dal punto di vista della sostenibilità.
In merito alle società quotate sono applicati alcuni criteri di esclusioni, in particolare i titoli che presentano controversie gravi in relazione all’ambiente, ai diritti umani, ai diritti dei lavoratori e alle discriminazioni raziali. Sono inoltre esclusi emittenti connessi con il gioco d’azzardo, l’ingegneria genetica (OGM), con la generazione di energia derivante da centrali nucleari, la produzione di pesticidi, produzione di armamenti, produzione e distribuzione di tabacco e titoli connessi con i test farmaceutici per cosmetici e pellicce. Sono inoltre sospesi alcuni settori quali il settore finanziario, eccetto “real estate”; settori quali esplorazione e produzione petrolifera, olii integrati, servizi e attrezzature per petrolio e gas, petrolio, gas e carbone, oleodotti, servizi minerari, estrazione di metalli preziosi, carbone e altri minerali.

Dopo aver applicato tali esclusioni, sono considerati alcuni fattori positivi nella scelta dei singoli titoli. In particolare si considerano, per l’ambiente, la strategia ambientale e eco-design, la tutela della biodiversità, la gestione delle emissioni e dell’energia con particolare focus nell’impegno a ridurre le emissioni. Si valutano in aggiunta altri aspetti legati
all’impatto ambientale della produzione per verificare l’impegno alla riduzione della produzione di rifiuti, si valuta l’impatto ambientale dei prodotti e la gestione delle risorse idriche necessarie alla produzione.

Nella valutazione degli aspetti sociali rientrano le analisi delle politiche di carriera nelle società, la gestione della salute e della sicurezza, la protezione dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani, le relazioni con i clienti così come l’analisi della catena di fornitura. A supporto dell’analisi della governance sono considerati altri fattori prettamente specifici quali l’impostazione dell’audit e controllo interno, la strutturazione e organizzazione del consiglio di Amministrazione, le politiche di remunerazione dei dirigenti, il rispetto dei diritti degli azionisti, la prevenzione di pratiche anticoncorrenziali, della corruzione e le politiche di Lobbying responsabile. Etica Sgr valuta le pratiche di governance delle imprese anche attraverso il voto nelle assemblee degli azionisti ed un dialogo continuo con gli emittenti.
Per quanto concerne l’analisi degli stati governativi sono stati esclusi quelli in cui vige la pena di morte o in cui sono considerati "non liberi" o “parzialmente liberi” relativamente alle libertà civili e diritti politici e alla libertà di stampa.

Anche per questa classe di attivi sono considerati elementi positivi nella selezione e nella definizione dell’universo investibile. In particolare, vi sono informazioni legate al tema ambientale quali l’adesione a Convenzioni Internazionali sull'Ambiente, la politica di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, l’obiettivo di riduzione delle emissioni in atmosfera, la tutela delle risorse idriche, la tutela della biodiversità, il supporto alla transizione ad una crescita "green". Nell’analisi degli elementi legati al sociale, si valutano l’indice di sviluppo sociale, la promozione dell'educazione, della sanità e dell'uguaglianza di genere. A supporto dell’analisi di governance si verificano l’adesione alle Convenzioni Internazionali sui Diritti Umani, contro le discriminazioni, sui Diritti dei Lavoratori e la promozione della democrazia e stabilità.
Per quanto concerne gli altri comparti del Fondo Pensione Plurifonds, non vi è una specifica politica di promozione elle caratteristiche ambientali o sociali e degli investimenti sostenibili. ITAS VITA, attraverso la funzione fondamentale di gestione del rischio, pone attenzione alla valutazione ESG dei comparti del fondo e a tal fine analizza i rating ESG degli stessi anche in comparazione con il relativo benchmark di riferimento. Nell’analisi dei comparti effettuata sul posizionamento del 31.12.2020, le valutazioni dei rating ESG sono molto positive ed elevate. ITAS VITA monitora inoltre le valutazioni dei sottopilastri, ambientale sociale e di governance che presentano anch’esse dei punteggi elevati.

Integrazione dei rischi di sostenibilità

ITAS VITA integra i rischi di sostenibilità all’interno del processo di investimento per quanto concerne il comparto Aequitas, in quanto Etica SGR, come già menzionato, seleziona i titoli per la definizione dell’universo investibile all’interno del quale il gestore delegato effettua le scelte d’investimento. Tutto il lavoro di analisi, sia a livello societario che a livello di selezione degli stati governativi, è effettuato a monte del processo di investimento, sia con fattori di esclusione e sia con fattori positivi best in class, evidenziati nel paragrafo precedente. La selezione delle imprese viene integrata da una specifica metrica di rischio legata ai fattori di sostenibilità utilizzati nell’analisi: ad ogni aggiornamento dell’Universo Investibile, tramite un opportuno procedimento matematico proprietario, si scartano tutte le imprese che contribuiscono maggiormente (ovvero sopra le soglie deliberate dal Consiglio di Amministrazione di Etica Sgr) al rischio ESG di portafoglio, con l’intento di mantenere il valore di Rischio di Sostenibilità (declinato in termini di rischio ESG) del paniere degli emittenti in linea con quello corrente.
Per quanto concerne gli altri comparti ITAS VITA, al momento, non ha integrato i rischi di sostenibilità all’interno del proprio sistema dei controlli nella Politica di Gestione dei Rischi per il Fondo Pensione Plurifonds.

Principali effetti negativi per la sostenibilità delle decisioni di investimento
Il Fondo Pensione Plurifonds è esposto a una serie di rischi finanziari (ad esempio rischio di credito, rischio tasso, rischio di liquidità, ecc.) che sono già monitorati in ottemperanza alle vigenti disposizioni normative. L’esposizione del Fondo ai rischi connessi all’investimento dipende, oltre che dalla composizione del portafoglio e alla correlata esposizione ai rischi finanziari, anche da altri fattori esogeni tra i quali vanno specificatamente analizzati quelli derivanti da fattori riconducibili alle tematiche ambientali, sociali e di governo societario. Tale analisi è effettuata su base trimestrale dalla funzione fondamentale di gestione del rischio. Tali elementi vanno considerati al fine di non compromettere la performance economica dei titoli riflettendosi sul valore delle società, ovvero sul relativo merito di credito o, ancora, sulla sostenibilità degli impegni assunti. Tutti questi elementi si possono tradurre in un impatto negativo sul valore di portafoglio delle emissioni in cui è investito il patrimonio del Fondo pensioni.
Il Fondo pensione ha pertanto deciso di mitigare questo rischio attraverso un monitoraggio periodico nel quale esamina la bontà dei propri investimenti rispetto ai fattori ambientali, sociali e di governance, adottando la dovuta diligenza in ottemperanza al comma 1, lettera a) dell’articolo 4 del Regolamento (UE) 2019/2088. Tale monitoraggio viene effettuato anche sui benchmark di riferimento dei singoli comparti.

Per quanto concerne il comparto di Aequitas, la scelta dei titoli dell’universo investibile ha l’obiettivo di selezionare i migliori titoli per ogni categoria e settore, adottando una metodologia best in class oltre all’esclusione dei settori controversi. La scelta dei titoli migliori avviene ponendo attenzione a vari indicatori decisivi (quali valori di emissioni di C02, controversie etc, menzionati nel primo paragrafo) per l’analisi ambientale sociale e di governance scegliendo quelli con impatto positivo migliore degli altri e cercando di mitigare al massimo gli effetti negativi per la sostenibilità delle decisioni di investimento.
Attraverso questa valutazione il Fondo pensione intende introdurre una mitigazione del rischio complessivo nonché quello legato alla singola esposizione che presenti caratteri estremi di criticità. Il Fondo pensione è infatti consapevole che oltre a un impatto negativo legato al valore dei portafogli, lo stesso sia esposto a un generale rischio reputazionale che deriva dalla propria condotta generale nonché dall’investimento in società che non prestino la dovuta attenzione ai fattori ambientali, sociali e di governo societario.

POLITICA DI REMUNERAZIONE DEL FONDO

In relazione a quanto disciplinato dall’ art.5 del Regolamento, coerentemente da quanto disciplinato dal comma 4 dell’art. 5-octies del d. lgs. n. 252/2005 richiamato dall’art. 5-decies e da quanto ulteriormente specificato dalla Deliberazione Covip “Istruzioni di vigilanza per le società che gestiscono fondi pensione aperti, adottata ai sensi dell’art. 5-decies, comma 1, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252” del 13 gennaio 2021 la politica di remunerazione del Fondo, nei suoi elementi salienti, ivi incluso ogni informativa sull’integrazione dei rischi di sostenibilità, verrà resa pubblica attraverso l’inserimento delle informazioni essenziali e pertinenti nel “Documento sul sistema di governo” (integrato nella “Relazione Unica sulla Solvibilità e sulla Condizione Finanziaria”) che sarà pubblicato in occasione dell’approvazione del bilancio d’esercizio 2020.
Trento, 9 marzo 2021